LA
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- Categoria: LETTURE
- Pubblicato Venerdì, 28 Gennaio 2022 04:39
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«E. SUONO «LA».
Tratti caratteristici:
1. elemento: terra.
2. astri: Venere. Zodiaco lunare: Vergine. Luna piena.
3. colore: verde.
4. senso: tatto (mano).
5. animali: kokila, usignolo, ramarro, serpente terrestre (coccodrillo), ragno.
6. simboli: pelle, ovale, uovo, ovale attraversato dall'asse fa-la, giara.
7. numeri: 5-6.
8. ore e case: 18-20. Mercoledì.
9. ideologia: vita erotica, riti d'amore, fidanzamento.
10. donna, cacciatore.
L’elemento mistico del «tamburo-donna», con la sua forma di uovo (6), assume generalmente la forma di una pignatta (6). La sua pelle (6) si batte con la mano (4). Nello stesso luogo, si possono comprendere le sonagliere48 fatte con delle zucche verdi, la cui forma ovale (6) e il cui simbolismo di fecondità femminile (9, 10) e terrestre (1) fanno loro svolgere una funzione importantissima nei riti agricoli e negli incantamenti d'amore. Tutti questi strumenti musicali sembrano fortemente penetrati dall’elemento fuoco. Le stesse sonagliere attraversate da un bastone fallico (ovale o uovo attraversato dall'asse fa-la, fuoco-aria) si usano per battere la terra (1). Nello stesso luogo si colloca il tamburo pieno di grani e attraversato da un bastone, e alla stessa idea sessuale corrispondono i tamburi che producono suoni mediante lo sfregamento con un bastone (zambomba, Reibetrommel) *.
Fra i suoni re (maschile) e la (femminile) si collocano i riti d’amore. In questa zona, battere e sfregare con un bastone o con la mano (4) è un ritmo caratteristico del la, mentre il battere la terra con il tamburo-canna è un rito del re. Solo il tamburo grande pieno di grani e attraversato da un bastone si può battere con la bacchetta49, data la sua posizione centrale sull'asse fa-la (elementi fuoco e aria). Un certo flauto, la cui camera d'aria rotonda è fissata nel mezzo del tubo, presenta una forma molto analoga all’ovale attraversato da una barra (fa-la). Questo strumento (tikitri) della casella 19 si usa in India50 e in Africa occidentale (Agni) per incantare i serpenti51 (5).
Come l’ovale attraversato dall'asse fa-la ha il suo analogo nell’ovale, nella sonagliera e nel tamburo medicinale del fa, così il flauto traverso della casella 19, strumento erotico per la sua forma, corrisponde al flauto fallico della casella 7. Il numero dei suoi fori varia molto; nella sua forma più antica, sembra che il numero usuale fosse di tre. La mistica dei numeri gli assegnerebbe allora il luogo di Giove (sol). Sembra molto probabile che possa presentarsi ancora una volta il caso che Giove sostituisca Venere52. Il tradizionale flauto cinese ha sei fori53; ma C. Sachs54 ebbe a rilevare che il flauto traverso perse già nei tempi antichi la sua funzione mistica e presto si trasformò in uno strumento assolutamente profano. Nel luogo di Venere prevalgono le forme rotonde, che corrispondono alla Luna piena (2). In queste forme dobbiamo comprendere le nacchere grandi a forma di braccia e di mani (6) che solitamente sono suonate da donne55. Fra la e mi (molto vicino a Venere) sembrano porsi i cacciatori (casella 20-21), i cui corni ricurvi formano nelle culture tarde la contropartita dei corni bellici della montagna di Marte. Il centro del la è occupato da un tamburo a forma di clessidra, che fu precedentemente identificato con il mortaio vedico. La sua forma è costituita dai due trapezi re e mi dell’elemento terra».
48C. SACHS, Geist und Werden..., p. 121.
* Quando il libro era in corso di stampa, abbiamo trovato un documento che cambia alquanto la posizione mistica della zambomba (tamburo a sfregamento, Reibetrommel). Secondo F. de Igualada (Musicología indígena de la Amazonia Colombiana, «Boletín Latino-Americano de Música», 1938, vol. 4, p. 693), i Sibundoye costruiscono questo tamburo servendosi di una corazza di tartaruga. Questa corrispondenza mistica obbliga ad attribuire tale strumento al suono mi invece di situarlo nel la. Nella zona del mi il recipiente corrisponde alla tartaruga (mi) e il bastone al pesce sega (mi-do). (Avvertenza posta dall'autore in calce all’edizione spagnola.)
49 Ivi, p. 171.
50 Ivi, p. 231.
51 Ivi.
52 Si veda a p. 117.
53 COURANT, Cine, p. 154.
54 C. SACHS, Geist und Werden…, p. 97.
55 V. LORET, Note sur les instruments de musique de l’Egypte ancienne, in Encycl. Lavignac, I, p. 5.