LA TERRA DEL RIMORSO

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La terra del rimorso è, al contempo, un classico dell’etnomusicologia e dell’antropologia non solo italiana, ma d’oltralpe.
La lettura di questo importante tomo, fortemente consigliata al musicoterapeuta interessato a conoscere le radici storiche della propria prassi disciplinare, conduce il lettore verso l’analisi etnomusicologica di alcune iatromusiche storiche e di quelle trascritte dal padre dell’etnomusicologia italiana: Diego Carpitella, rilevate sul campo durante l’indagine antropologica demartiniana sul tarantismo.
L’intenso capitolo del Carpitella è tuttora splendido e sorprendentemente attuale perché consente al lettore di capire come sono fatte le iatromusiche. L’analisi delle strutture sintattiche delle “pizziche” proposte dal Carpitella; la conoscenza della loro tessitura melodica, armonica, ritmica conduce il lettore, finalmente, nel cuore della dimensione terapeutico-musicale del tarantismo, svelando  i nessi musicali fondamentali, “i fattori S” (Marius Schneider) che sussistono tra gli aspetti acustici e i contenuti analogici cui risuonano, legandosi tra di loro simbolicamente, dando vita al “pensiero dinamico”, al «ritmo-comune» (Marius Schneider), “al pensiero armonico1” (Pier Paolo De Giorgi) che lo caratterizza.
Nel libro, la dimensione etnomusicologica è ben armonizzata con l’approfondito quadro antropologico del fondamentale testo demartiniano. Senza la corposa ed esauriente prospettiva antropologica, la sola lettura etnomusicologica risulterebbe riduttiva e non consentirebbe al lettore di comprendere i nessi che legano la prassi iatromusicale con la cultura che l’ha creata.
Ripubblicato ininterrottamente dal 1961 ad oggi dal Saggiatore, nato come resoconto etnografico dell’indagine antropologica realizzata dell’équipe interdisciplinare pensata e organizzata da Ernesto De Martino2, alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso, “La terra del rimorso” è un libro denso e affascinante che ha riacceso l’interesse culturale internazionale nei riguardi del tarantismo3.
L’analisi demartiniana del tarantismo è però diversa da quella ipotizzata da Marius Schneider nel fondamentale testo “gemello”: “La danza delle spade e la tarantella4.
Per il De Martino, la cura musicale _ la iatromusica _ della persona morsicata dal ragno, reale o presunto che sia, è un istituto culturale che permette all’essere umano ammalato di rientrare nel percorso storico dal quale è malauguratamente fuoriuscito e nel quale, per guarire, deve rientravi.
Il reintegro della persona ammalata nell’alveolo della storia non avviene immediatamente ma deve essere riproposto anno dopo anno, ossia ogniqualvolta la malattia si ri-presenti, sottoforma di ri-morso fisico e simbolico, fino a quando avverrà la miracolosa guarigione.
Nella prospettiva schneideriana, la persona morsicata dal ragno reale o mitico, grazie ad una particolare iatromusica che la cura, ri-nasce a nuova vita.
Per Schneider non è la storia la dimensione esistenziale prima che caratterizza la vita della donna o dell’uomo ammalato ma è il mito che affonda le radici nella preistoria dell’umanità.
Il mito cura e fa ri-nascere la persona ammalata a nuova vita.
Curiosamente, nel bel testo demartiniano, la storia e il simbolo, che rimanda _ guarda caso _ al mito, sono però ampiamente presenti poiché, verosimilmente, l’uno non può esistere senza l’altro.
Paradossalmente, il mito che non appartiene alla storia, di fatto, la origina.
D’altra parte, la storia non può negare altresì la sua origine che affonda nella preistoria, ossia nel mito.
 
Indice
Presentazione di Clara Gallini
Prefazione
Introduzione
 
PARTE PRIMA: SALENTO 1959
  1. Tarantismo e malattia
  2. L'autonomia simbolica del tarantismo
  3. Il simbolo non operante
  4. Rimorso nella canicola
  5. Tarantismo ed economia
  6. Tarantismo e cattolicesimo
PARTE SECONDA: LA TERRA DEL RIMORSO
  1. Lo scenario e gli oggetti del rito
  2. Il simbolismo coreutica-musicale
  3. Il simbolismo cromatico
  4. Il simbolismo stagionale
  5. Il rito in azione e il simbolo individuale
  6. Il simbolo della taranta
PARTE TERZA: COMMENTARIO STORICO
  1. Paralleli etnologici e folklorici
  2. Il simbolismo dell’oistros
  3. Il simbolismo dell’aiôresis
  4. La catartica musicale
  5. Le origini medievali del tarantismo
  6. Tarantismo, magia naturale e Illuminismo
  7. Verso una prospettiva storicistica
  8. Epilogo
Appendici
  1. Considerazioni neuropsichiatriche sul tarantismo, di Giovanni Jervis     
  2. Problemi di psicologia nello studio del tarantismo, di Letizia Jervis-Comba
  3. L’esorcismo coreutico-musicale del tarantismo, di Diego Carpitella
  4. Dati relativi alle condizioni economiche dei tarantati, di Amalia Signorelli  
  5. Problemi di intervento, di Ernesto De Martino e Vittoria De Palma
        
Tavole
Note                                                                              
Bibliografia della Presentazione                                
Bibliografia del testo di E. De Martino                     
Indice dei nomi
Indice degli argomenti                                               
Indice dei tarantati                                                     
Scheda del disco                                                          
Scheda del video
Giangiuseppe bonardi
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