Cavallini Daria, L’adolescente spettatore e protagonista delle proprie emozioni attraverso un percorso musicoterapico

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L’ineffabile non si racconta...
si vive attimo dopo attimo
e solo la musica,
che con esso dialoga,
 può narrarlo,
 dando senso alle relazioni...
alle mie relazioni.

Daria Cavallini
 
Avendo sempre considerato la vita come un grande palcoscenico mi sono resa conto di come, spesso a causa di vissuti più o meno sereni, ci siamo inconsapevolmente trovati spettatori di questa pièce, che è la nostra stessa vita, invece di viverla. Sono convinta, soprattutto per esperienza personale, che entrare in contatto con le nostre emozioni, imparare a portarle alla luce, ad osservarle e a considerarle parte di noi ci permetta di calcare la scena di ciò che siamo: individui ricchi  di potenziali e affettività, nati per condividere con noi stessi e con gli altri la nostra vera natura. Purtroppo le origini culturali, il periodo storico, l’ambiente sociale e familiare spesso condizionano il nostro sviluppo emotivo e permettiamo ad altre figure, ma soprattutto al nostro giudice interiore di inibire quello che potremmo  “essere, se solo riuscissimo ad esserlo”. Disse Confucio: “Se vedi un uomo che ha fame sulla riva di un fiume non pescare per lui, ma insegnagli ad usare la canna da pesca”. Partendo da questa massima, sono fermamente convinta che  “imparare ad usare la canna da pesca”, tradotto in “capire chi siamo” e perché agiamo in un determinato modo vittime, a volte, delle nostre paure o incertezze, sia il miglior dono che un adulto possa fare a chi ‘adulto' deve ancora diventare, non dimenticando quell'istinto di scoprire e conoscere, che nasce con noi quando veniamo al mondo. Partendo da queste riflessioni, in collaborazione con la psicologa dell’Istituto dove lavoro, ho elaborato un progetto di musicoterapia rivolto ad un gruppo di adolescenti, permettendo loro di vivere un percorso di consapevolezza e crescita emozionale e cercando di fornire alcuni ‘strumenti’ che potessero aiutarli a renderli protagonisti della loro stessa  vita. Pertanto con questa tesi la scrivente vuole dimostrare come l'adozione di metodiche musicoterapiche applicate nel contesto educativo possa aiutare gli allievi a: conoscere, accettare e infine accogliere la personale dimensione emotiva. Tutto il lavoro è accompagnato da musica. Se ne consiglia l’ascolto durante la lettura  al fine di dar senso alle “parole” in essi contenuti.
 
                                          Daria Cavallini